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“Umano-disumano” dialoghi sulla giustizia. Miei appunti e riflessioni  tratti dall'ascolto di una trasmissione alla radio (RAI 3)  con Stefano Levi Della Torre studioso di ebraismo scrittore del libro “Zone di turbolenza”  Antonio Cassese studioso dei diritti internazionali AIA Raccontare le atrocità viste è un bisogno dell’osservatore, una terapia per il dolore provato. La testimonianza deve essere conosciuta e anche riconosciuta (e quindi avvalorata) deve essere l’esperienza del testimone. Di fronte agli orrori che l’uomo è capace di compiere ai danni di altri esseri viventi, che appartengano o meno alla propria specie, la considerazione d’obbligo dovrebbe essere: “nulla di disumano mi è completamente estraneo”. Da cui iniziare a riflettere, farsi domande, darsi risposte e sopratutto prendere decisioni e scegliere i propri comportamenti. Perché è ai fatti che bisogna arrivare, per cercare di migliorare le cose ingiuste di questo mondo. All’intollerabile bis

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